Tra stagni, canali serpeggianti e inghiottitoi naturali, il Parco Paduli racconta il suo rapporto con l’acqua e come in passato fosse un’area paludosa. Oggi, in un paesaggio dinamico e in costante evoluzione, è un bosco coltivato a ulivi e disegnato dalla secolare attività agricola dell’uomo, tra lembi di leccete, olmeti e macchia mediterranea testimonianza dell’antico Bosco Belvedere. Qui trovano riparo rapaci e altri volatili, mammiferi e micro mammiferi, rettili e anfibi, mentre tra piccoli appezzamenti divisi da muretti a secco si incontrano dolmen e menhir, chiese rupestri, siti archeologici, masserie e ipogei, casini di caccia e piccoli e numerosi ripari in pietra. Tutte queste testimonianze, insieme alla dimensione antropologica, costituiscono il suo patrimonio culturale e identitario.
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